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Prevenzione e cura dell'igiene orale a Napoli

La Dott.ssa Meola presta particolare attenzione alle prevenzione: nello studio di Napoli, è sempre a disposizione dei pazienti con consigli su come prendersi cura della propria bocca e trattamenti di sbiancamento dentale e igiene orale di ultima generazione.

                                 L’efficacia del laser a diodo come coadiuvante nella terapia endodontica 

 

Allo scopo di valutare l’efficacia del laser a diodo come strumento coadiuvante nella terapia endodontica, è stato condotto uno studio che ha determinato che la terapia con il laser a diodo è in grado di eliminare i batteri  presenti in denti infetti, agevolando dunque la tradizionale terapia canalare.

 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27462611/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4947651/

 

 


                                                                          L’ipersensibilità dentale

 

L’ipersensibilità dentale è caratterizzata da un dolore acuto dovuto alla esposizione della dentina privata della copertura di smalto. Il fenomeno doloroso può essere scatenato da stimoli termici, tattili o chimici,  non riconducibili a stati patologici del dente (es. carie, fratture). Cercando nuovi approcci nella terapia dell’ipersensibilità dentale è stata valutata l’efficacia e la sicurezza nel trattamento con il laser a diodo. 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28210023/ 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5292213/

https://www.bibliomed.org/mnsfulltext/10/10-1482918635.pdf?1645825206

 

 



                                                                            L’Amelogenesi imperfetta 

 

 

L’amelogenesi imperfetta è una condizione di origine genetica, che colpisce la struttura e l’aspetto clinico dello smalto dei denti. L’amelogenesi imperfetta è caratterizzata da una situazione in cui lo smalto non si è completamente formato, lo smalto può essere ipoplasico, ipomineralizzato o entrambe le condizioni. L’esposizione della dentina causata dalla mancanza di smalto ha come conseguenza l’ipersensibilità dentinale. 

 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17408482/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1853073/

https://ojrd.biomedcentral.com/articles/10.1186/1750-1172-2-17

 


                                                                                     Le faccette dentali 

 

 

Le faccette dentali sono una risorsa per chi vuole migliorare il suo sorriso, ma una domanda sorge spontanea: saranno resistenti? varranno la spesa o salteranno alla prima occasione? La risposta viene da una meta-analisi che ha studiato i principali esiti clinici delle faccette dentali. Ha dimostrato che sia quelle in vetro ceramica che quelle in porcellana feldspatica hanno un alto tasso di sopravvivenza; dimostrando inoltre che rappresentano una sicura opzione di trattamento, che preserva la struttura dentale.

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26757327/

http://www.quintpub.com/journals/ijp/abstract.php?article_id=15897#.YY1toi9aZQI


                                                                                       Le fratture dentali

 

 

I traumi che riguardano la regione dentoalveolare possono frequentemente portare alla frattura o allo spostamento del dente. Esaminando il trattamento del primo soccorso delle fratture dentali è emerso il fattore psicologico correlato alla lesione sul dente. Questo fattore psicologico correlato può determinare un diverso atteggiamento dei soggetti esaminati riguardo alla loro interazione sociale, causando un senso di inadeguatezza nel rapportarsi ad altre persone quando è presente un dente scheggiato o assente. Al contrario, quando le fratture dentali sono state trattate repentinamente, si è riscontrata una maggiore sicurezza nell’atteggiamento psicologico del soggetto trattato, il che comporta anche una maggiore consapevolezza della propria salute orale. 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26923446/

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/adj.12396

 


                                                 Il ruolo della saliva e le patologie delle ghiandole salivari 

 

 

La saliva ha un ruolo importante di lubrificazione della mucosa orale, contiene immunoglobuline, enzimi ed è una sostanza tampone, ovvero una sostanza che può modificare il ph per mantenerlo in un range adeguato a non danneggiare tessuti ed organi. Inoltre la saliva svolge anche un ruolo di detersione del cavo orale, trascinando via i depositi alimentari che si accumulano sui denti e riducendo così l’insorgere delle carie.

 

Le patologie delle ghiandole salivari possono essere causate da diversi meccanismi e possono portare ad una diminuzione più o meno grande del flusso salivare, potendo arrivare a causare la cosiddetta xerostomia (bocca secca). Le cause possono essere autoimmuni come nel caso della sindrome di Sjögren, in cui si produce una secchezza delle mucose di occhi e bocca; oppure, come accade nella Parotidite, può essere da causa batterica, che provoca l’infiammazione della ghiandola parotide, spesso secondaria a stasi del flusso salivare, dovuta alla presenza di calcoli. Un’altra causa di alterazione del flusso salivare è una ipoplasia delle ghiandole salivari, le quali possono non essersi correttamente sviluppate oppure non essersi formate affatto; in entrambi i casi il flusso sarà considerevolmente ridotto. Il mucocele, invece, è una lesione molto comune, che si localizza principalmente sul labbro inferiore. È causato dall’accumulo di muco dovuto all’ostruzione dei condotti delle ghiandole salivari minori. In ultimo, tra le patologie delle ghiandole salivari, troviamo la Scialorrea o Ptialismo, caratterizzata da un’eccesiva salivazione ed accompagnata da una mancanza di controllo dei muscoli facciali e della bocca. 

 

 

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/mesh/68012859

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7130076/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5471601/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4606697/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15202698/

 

 

 

 


                                                       Lo scanner intraorale

 

 

Con la popolarità che stanno avendo gli scanner digitali in odontoiatria, ormai se ne sente sempre più spesso parlare. Rappresentano una vera innovazione, in quanto per prendere un’impronta prima si doveva obbligatoriamente passare dalle fasi di alginato e successivamente in gesso. C’è da dire che per qualcuno l’impronta tradizionale potesse rappresentare un fastidio, in quanto può provocare nausea, o dare fastidio il “cattivo odore” dei materiali impiegati, o fastidi generalizzati dovuti proprio all’azione di introdurre uno strumento di misurazione delle arcate dentarie da parte dell’operatore, quello che chiamiamo prendere un’impronta. Per superare queste scomodità, sono state annotate le preferenze e le esperienze di vari pazienti utilizzati come campioni. Dai risultati ottenuti lo scanner digitale è stato preferito all’impronta tradizionale dalla grande maggioranza dei soggetti, sia per la comodità dello stesso che per il servizio d’avanguardia svolto. 

 

 

 

 

 

https://academic.oup.com/ejo/advance-article-abstract/doi/10.1093/ejo/cjab027/6293825?redirectedFrom=fulltext

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34089258/


                                                   La laser-terapia per accelerare il movimento ortodontico

 

L’essenza dell’ortodonzia è il movimento dentario in risposta all’applicazione di forze ortodontiche. Al fine di evitare trattamenti eccessivamente lunghi è stata valutata l’associazione dell’irradiazione da laser a basso livello al tradizionale trattamento ortodontico. 

Lo studio ha concluso che il laser è risultato clinicamente utile, accelerando il movimento dentario dovuto all’effetto biostimolante ed a un’ aumentata risposta biologica nel parodonto adiacente al dente. 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34182967/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8237464/

https://bmcoralhealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12903-021-01684-z

 

 

 


              Gli effetti della musica nel ridurre l’ansia da procedimenti dentali in pazienti con esigenze speciali

 

L’ansia del dentista è una problematica particolarmente sentita da alcune categorie di persone maggiormente sensibili, che mostrano una riluttanza a sottoporsi a trattamenti odontoiatrici con conseguente peggioramento della salute orale. I farmaci utilizzati in fase preoperatoria, col fine di ridurre l’agitazione relativa alle procedure dentali, possono avere effetti collaterali, motivo per cui si cercano delle alternative. Una di queste, emersa da uno studio volto ad individuare alternative naturali ai farmaci, è stata l’ascolto di musica prima del trattamento. Con la musica i pazienti in esame hanno riportato, oltre ad una diminuzione dell’agitazione, una riduzione della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco, beneficiando di una condizione di maggiore tranquillità che ha consentito loro di vivere positivamente l’esperienza di un trattamento odontoiatrico. 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33388728/

 

 

 

 


 Gli  impianti dentali




L’impianto dentale è uno dei trattamenti idonei a sostituire i denti mancanti. L’uso di impianti nelle edentulie complete o parziali è diventato una modalità di trattamento molto diffusa in odontoiatria; gli impianti hanno una serie di vantaggi rispetto alla protesi parziale fissa: 

1)  alto tasso di successo

2) minor rischio di carie e problemi endodontici nel dente adiacente

3) miglior manutenzione dell’osso nel sito edentulo

4) diminuzione della sensibilità nel dente adiacente.

 

L’obbiettivo della moderna odontoiatria è quello di ripristinare il profilo normale de paziente in funzione di comfort, estetica e salute indipendentemente dalla atrofia, malattia o lesioni del sistema stomatognatico. 

 

Gli impianti dentali sono sempre più utilizzati per sostituire i singoli denti, soprattutto nelle regioni posteriori della bocca, evitando di ridurre la struttura dentale sana per realizzare corone su  2 o più denti. 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29262027/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK470448/

 

 

                           


             Il ruolo della respirazione nella riduzione dell’ansia in pazienti pediatrici verso le   cure dentistiche

 

 

Le procedure odontoiatriche, possono, a volte, essere causa di ansia per i più piccoli. Per risolvere questa problematica ed alleviare l’ansia dei bambini nel sottoporsi alle cure odontoiatriche è stato valutato il ruolo della respirazione diaframmatica. I risultati sembrano indicare che la respirazione diaframmatica rivesta un ruolo importante nella riduzione dell’ansia nei procedimenti dentistici in pazienti pediatrici .

 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34810346/


L'estetica dentale


Per determinare l’effetto dell’estetica dentale sul benessere psicosociale è stato svolto uno studio sugli studenti di scienze della salute.

Il primo dato ad emergere è stato che vi era una significativa differenza di preferenze tra i generi; l’altro dato ad emergere è stato che la vita psico-sociale degli studenti in analisi era influenzata da una cattiva estetica dentale; indicando che la terapia dentale e i relativi trattamenti avessero un’influenza sul benessere assoluto degli individui. 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32810096/



Il valore aggiunto dello sbiancamento dentale professionale

sull’igiene orale



Ai fini di poter valutare l’effetto a lungo termine dello sbiancamento dentale professionale sull’igiene orale dei pazienti, è stato condotto uno studio nel Dipartimento di Odontoiatria terapeutica della prima università medica di stato di Mosca, nel quale i soggetti sono stati divisi in  gruppi che valutavano gli indici di igiene orale Quigley-Hein, paragonandoli ai risultati dei soggetti che, in seguito alla seduta di igiene orale, si fossero sottoposti ad una seduta di sbiancamento. Lo studio ha riscontrato che i soggetti che non avevano realizzato lo sbiancamento dentale avevano meno propensione a mantenere un buono stato di igiene orale, rispetto a coloro che invece lo avessero svolto. Questo dato è stato attribuito al forte fattore motivazionale che apportano denti più bianchi; ovvero una propensione a prendersi più cura del proprio sorriso. 

 

 

 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8352057







 

Cattiva igiene orale ed aggravamento COVID-19



Una buona salute orale potrebbe avere un ruolo protettivo nei confronti di COVID-19.

La parodontite è una delle malattie più diffuse in tutto il mondo, nella sua forma più avanzata porta alla distruzione delle ossa alveolari e alla conseguente perdita dei denti. Si sviluppa a causa della produzione di citochine pro-infiammatorie indotte dai batteri parodontali. I batteri parodontopatici sono coinvolti in malattie respiratorie, tra cui la polmonite da aspirazione e la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) e altre malattie sistemiche, come il diabete e le malattie cardiovascolari.  Nei pazienti portatori di queste patologie è stata rilevata una maggiore incidenza di aggravamento e di mortalità da COVID-19. Secondo uno studio svolto nel Dipartimento di Microbiologia dell’Università giapponese di Nihon, ciò potrebbe essere correlabile con l'aspirazione di batteri parodontali, che indurrebbero una maggiore espressione dell’enzima convertitore di angiotensina 2 (un recettore specifico per SARS-Cov-2) ed a una maggior produzione di citochine infiammatorie nel tratto respiratorio inferiore. Secondo tale studio, quindi, condizioni di carente igiene orale sembrerebbero svolgere un potenziale ruolo di aggravamento nell’evoluzione di COVID-19. 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33177276/  https://www.jstage.jst.go.jp/article/josnusd/63/1/63_20-0388/_article

Come proteggere i denti dalla carie?

Per mantenere i denti sani bisogna lavarli regolarmente, e poi fare attenzione a ciò che si mangia. Infatti, i dolcificanti, come il saccarosio, lo zucchero più cariogeno, favoriscono la carie. I cibi con il saccarosio stimolano una notevolissima proliferazione di batteri cariogeni. Se proprio non puoi fare a meno di utilizzare un dolcificante, scegli quelle a base di stevia, meno cariogeno.

Il ruolo del dentista nello sbiancamento dentale e igiene orale

Alcuni alimenti, bevande e soprattutto il fumo sono nemici del colore dei denti. Ma anche l’invecchiamento comporta una alterazione del colore dei denti. In molti casi è possibile intervenire e ripristinare il più possibile il colore originale dei denti attraverso sedute professionali di sbiancamento dentale e igiene orale. In farmacia o attraverso la grande distribuzione, è possibile reperire molti prodotti definiti utili per lo “sbiancamento dentale”. In realtà la loro efficacia è mirata al mantenimento di quanto ottenuto con una seduta di sbiancamento professionale. Lo sbiancamento è un atto medico e come tale è indispensabile una preliminare valutazione da parte del dentista della natura del difetto di colore del dente naturale oggetto del trattamento sbiancante e della situazione clinica. Infatti, non tutti i difetti di colore dei denti naturali possono essere risolti tramite lo sbiancamento, spesso essendo le alterazioni del colore dentale dovute a prolungata assunzione di farmaci in età infantile, a traumi dentali nonché ad ulteriori cause eziologiche che non possono essere risolte con tale metodica. Bisogna poi sempre valutare lo stato di salute delle gengive, per valutare se esistano condizioni infiammatorie da rimuovere in via preliminare. Infine, l’eventuale presenza di tartaro richiede una seduta di igiene orale prima del trattamento sbiancante. In ogni caso, i trattamenti sbiancanti non sono definitivi ma devono essere ripetuti con regolarità almeno ogni 18-24 mesi.

L’utilizzo di paste dentifricie fluorate riduce l’incidenza della carie

Numerosi studi clinici hanno evidenziato come, in età adulta, l’utilizzo di paste dentifricie fluorate comporta una sensibile riduzione della formazione di nuove carie. La percentuale di riduzione sarebbe del 33,3% rispetto al gruppo controllo con placebo (Garcia-Godoy, 2014; Danelon M. 2015; Johnson J Jr, 2014; Griffin SO, 2007). L’approccio sistematico all’utilizzo di paste dentifricie a base di fluoro insieme all’introduzione di programmi di sensibilizzazione e informazione nelle famiglie e nei luoghi di lavoro rappresenterebbe un adeguato fattore di prevenzione della patologia cariosa in tutti i soggetti.

Tipo e frequenza di assunzione degli alimenti e probabilità di carie

Numerosi studi hanno dimostrato che più che l’assunzione di zuccheri, risulta importante la frequenza con cui questi vengono assunti durante l’arco della giornata (Moynihan PJ, 2014; Elkhadem A, 2015). L’elevata frequenza aumenta la probabilità di carie. Pertanto, un’attenzione al tipo di cibo e alla frequenza di assunzione specie di quello ad alto contenuto di zuccheri può svolgere un ruolo preventivo importante nella genesi della patologia cariosa.

La placca dentaria aggrava il diabete e le malattie cardiovascolari

Nell’ultimo congresso della Società Italiana di Parodontologia (SIP) è stato sottolineato il ruolo della parodontite (malattia infiammatoria delle gengive causata dalla placca batterica) sullo stato di salute generale dell’individuo. In particolare, la parodontite può favorire o aggravare patologie metaboliche, come il diabete, e cardiovascolari, quali infarto e ictus. Sembra che ci sia un nesso diretto tra lo stato settico ed infiammatorio delle gengive e la produzione di citochine infiammatorie, che aumentano l’insulino resistenza, causando l’aumento della glicemia e peggiorando il controllo del diabete e delle sue complicanze.

L'efficacia dell'aromaterapia nel gestire l'ansia del dentista


Nel tentativo di cercare un rimedio alla diffusissima ansia generata dalla visita dal dentista è stata valutata come possibile gestione del disturbo l’aromaterapia. Confrontando 2 gruppi di pazienti: cure odontoiatriche + aromaterapia vs solo cure odontoiatriche, e registrando le loro esperienze, è venuto fuori che alcuni odori, come la lavanda o l’arancia durante la visita possono indurre uno stato di rilassatezza in grado di migliorare l’umore, lo stato di allerta, il dolore e l’agitazione. Rispetto a coloro i quali hanno ricevuto il trattamento di aromaterapia, quelli che hanno ricevuto le “sole cure odontoiatriche” mostravano maggiori livelli di ansia. 

 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32267044/

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/odi.13346




L’efficacia degli allineatori invisibili rispetto agli apparecchi

ortodontici tradizionali 




 

 Dalla nascita dei primi apparecchi ortodontici invisibili ad oggi l’interesse è andato via via aumentando, essendo questi ultimi oggetto di sempre maggiori attenzioni. Che essi abbiano un maggior valore estetico rispetto all’ortodonzia tradizionale è fuor di dubbio, ma saranno altrettanto efficaci? O è il caso di dire che l’aspetto che hanno venga messo in primo piano rispetto alla funzionalità degli apparecchi stessi ?  Per rispondere a questa annosa questione è stato svolto uno studio che confrontava i dati di casi clinici su pazienti ortodontici sottoposti a trattamento con allineatori invisibili rispetto all’applicazione dei convenzionali brackets. Per analizzare i dati, 2 membri del gruppo di ricerca hanno selezionato in modo indipendente articoli che soddisfacevano i criteri di inclusione e confrontavano i risultati prima della raccolta di dati; vi era poi un terzo esaminatore per risolvere i disaccordi. Lo studio ha concluso che non ci sono differenze significative riguardo al tempo di trattamento o all’efficacia. Gli allineatori invisibili sono molto indicati nei casi di affollamento dentario (denti storti), diastemi (denti larghi) e la maggior parte delle più comuni malposizioni dentarie. 

 

 

 

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32221494/

https://www.nature.com/articles/s41432-020-0079-5

 

 





Gli impianti dentali 
La via verso il benessere naturale

L’implantologia dentale offre l’opportunità di sostituire completamente e per lungo tempo i denti perduti. Gli impianti dentali, la cui ricerca e sperimentazione si fondano su solide basi scientifiche, sono utilizzati con successo da decenni in campo odontoiatrico. Essi possono sostituire uno o più denti oppure consentono di fissare saldamente le protesi nella bocca del paziente. Studi a lungo termine hanno dimostrato inequivocabilmente che la percentuale di successo degli impianti dentali dopo 15 anni è superiore al 96%. Anche gli impianti,come i denti naturali,richiedono un regolare controllo e una scrupolosa igiene orale. Durante un breve intervento ambulatoriale, eseguito in anestesia locale, l’impianto viene inserito e nelle settimane successive si integra saldamente e in modo indolore all’osso in crescita, fornendo un ancoraggio a lungo termine del dente sostituito. Anche gli impianti,come i denti naturali,richiedono un regolare controllo e una scrupolosa igiene orale. Una cura adeguata , un’accurata valutazione pre-operatoria ed un inserimento corretto dell’impianto sono i presupposti fondamentali per una lunga durata degli impianti. 

Il laser a diodo come terapia coadiuvante nel trattamento

convenzionale non chirurgico nel trattamento della mucosite

peri-implantare. 


La sostituzione di denti con impianti dentali ha raggiunto, nella moderna odontoiatria, un elevato tasso di successo. Tuttavia, la stabilità clinica del trattamento può essere compromessa da patologie peri-implantari. 


In occasione del Workshop mondiale di Parodontologia del 2017, la mucosite peri-implantare è stata definita come una malattia infiammatoria della mucosa che circonda un impianto, senza perdita del supporto osseo. I sintomi clinici più comuni includono: arrossamento, gonfiore e suppurazione. 




La causa più frequente dello sviluppo della mucosite peri-implantare è l’accumulo di biofilm, seguito dal fumo, l’inadempienza della terapia implantare di supporto, le radiazioni, il diabete, le dimensioni del tessuto cheratinizzato. Esistono valide prove nella letteratura scientifica sulla relazione causa-effetto tra la mucosite peri-implantare e l'accumulo di biofilm batterico. La terapia causale non può prescindere dal controllo microbiologico locale. Il trattamento con laser a diodo, in associazione alla terapia convenzionale, ha mostrato notevoli risultati nel migliorare la prognosi di tale patologia. L’effetto positivo sull’indice di placca può essere spiegato con l’azione battericida del laser a diodo, che favorisce il condizionamento del tessuto circostante. La formazione del sigillo epiteliale è in grado di ridurre l’accumulo di biofilm, sviluppando così un effetto diretto sul principale fattore di rischio della mucosite peri-implantare. 










https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33282139/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7700786/



 

                                                                           Salute orale e parodontale

 

 

I disturbi orali e parodontali possono causare menomazioni estetiche e funzionali e rappresentano la principale causa di perdita di denti nell’adulto. Sono causati da specifici batteri che provocano un’intensa risposta infiammatoria e colpiscono con particolare gravità individui suscettibili, a causa di problemi legati alla genetica ed allo stile di vita, come il fumo e le abitudini igieniche errate. Sono più frequenti in persone che hanno difficoltà ad accedere a cure dentali preventive. La parodontite è un disturbo multifattoriale, influenzato da fattori ambientali e genetici. Le flore batteriche orale ed intestinale svolgono un ruolo importante nello sviluppo di questa patologia ed esistono prove considerevoli che suggeriscono come il microbiota oro-intestinale moduli i processi infiammatori e partecipi allo sviluppo di meccanismi di insulino-resistenza ed alla patogenesi del diabete mellito(tipo 2).


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